Oggi vi raccontiamo la storia di Miracle e Melisha, due gemelline nate prematuramente a marzo 2023, nell’ospedale di Ndola, rispettivamente con un peso di 1,9 kg e 1,4 kg. Sono state allattate fino a 6 mesi e fino al momento dell’introduzione del cibo solido nella loro alimentazione hanno sempre faticato a prendere peso. Infatti a causa di questo stato di malnutrizione grave sono state prese in carico dal centro di Kanyala. All’ammissione (a metà di settembre 2023). Miracle pesava solamente 4.7 kg mentre Melisha pesava ancor meno, ovvero 3.9 kg. Questa malnutrizione riflette il grave stato economico del paese e della famiglia, infatti la mamma (27 anni), quando riesce, vende alcuni fiori sulla strada per Kitwe, il papà (37 anni) coltiva invece verdure e mais. Parte del raccolto viene usato per il sostentamento, la restante parte viene venduto per pagare l’affitto della casa.
La madre cammina ogni lunedì per 1,5 ore portando le sue bambine al centro di Kanyala per ottenere cure mediche e supporto, anche se con estrema fatica ma con enorme speranza. Ad ottobre Miracle si è ammalata spesso, presentando episodi di diarrea e patologie intestinali.
Storie come quella di Melisha e Miracle sono la motivazione che ci spinge a continuare con il nostro operato e sostenere realtà come questa in Africa.
Redazione: Ester La Torre, Anna Fornaciari, María Calaco Mulero
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Giornalino n. 16 – Dicembre 2023
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“Un briciolo è la vita, un battito d’ali di una farfalla, sfavillante se la guardi e la vivi sotto la giusta luce”
..queste le parole che una giovane ragazza, volontaria come me, mi ha lasciato scritto poco prima di ripartire per l’Italia. E’ stata così, un battito, la mia incredibile esperienza in Repubblica Democratica del Congo! Ricordo di essere atterrata a Lumumbashi con tante domande mentre i miei occhi puntavano dall’alto dell’aereo le migliaia di case colorate di rosso scuro. Il giorno dopo, una jeep mi ha portato nel villaggio di Mose dove tutto raccontava qualcosa che nel mio quotidiano non esisteva.
Emozionanti sono state le giornate trascorse nei villaggi, dalla distribuzione dei pacchetti nutrizionali alle mamme dei bambini malnutriti fino alla formazione delle giovani donne e dei “Relais Communitaire”. La bellezza di questa esperienza è racchiusa anche nella gioia di momenti condivisi con le altre volontarie che ringrazio per essere state parte di questa pagina di vita e averla colorata, come la parete dell’unità nutrizionale del centro di salute di Kanyaka!
Ringrazio anche l’equipe locale, una meravigliosa famiglia che ci ha accolto con estrema umiltà, gentilezza e simpatia.. dai sorrisi di Flavie al foufou di Fatì, dalla jeep di papa Jean alle canne da zucchero di Karyl! Credo che la felicità possa arrivare in varie forme… dagli sguardi ridenti delle ragazze che toccavano i miei capelli fino alle mie mani che incontravano sempre quelle dei bimbi nei villaggi per riscoprire così la speranza nelle loro parole o nelle strofe delle canzoni che intonavano.
L’Africa è stata per me esperienza di un abbraccio indelebile, di un sentimentonon solo dato ma soprattutto ricevuto. Cercare di mettere insieme le due cose, vita ricevuta e data non può che farmi pensare al respiro stesso, al battito del cuore o di ali di quella bellissima farfalla.
Grazie NuSeF&Amka per avermi permesso di vivere tutto ciò!
Greta,
Repubblica Democratica del Congo 13/08/23-7/09/23
Il progetto 3S finalmente volge ad una nuova fase!!! E’ trascorso quasi un anno dalla realizzazione dell’orto comunitario, grazie al quale i componenti di una decina di famiglie hanno unito le forze per coltivare insieme diverse varietà di ortaggi, arricchendo nutrizionalmente la propria dieta. A partire dai limiti e dai risultati di quest’esperienza abbiamo deciso di fare un passo in avanti: evolvere il progetto e ricalibrare il tiro.
La malnutrizione, essendo causata in buona parte alla mancanza di risorse economiche necessita di nuovi obiettivi come quello di generare nuove opportunità lavorative mediante la produzione e commercializzazione di prodotti alimentare tipici dellazona. Lavorando “a quattro mani” con i collaboratori dell’istituzione nostra partner “ASOVERDE Guatemala”, noi di NuSeF, dopo una attenta analisi di mercato, abbiamo selezionato tre linee produttive da loro ritenute promettenti.
Tra i prodotti alimentari ritroviamo: ortaggi in salamoia, un tipo di peperoncino piccante (“chiltepe”), entrambi largamente consumati nei ristoranti per accompagnare le pietanze e l’amaranto, con il quale si potrebbero produrre degli snack.
Hector Rolando, (papà di Sulmy Sofia, coinvolta nel progetto “Alegría”) dice:
“Non possiamo perderci d’animo. L’obiettivo di questo progetto è proprio questo: studiare i limiti, imparare da questi e trovare sempre nuove alternative. Soltanto con la perseveranza possiamo sperare di arrivare, un giorno, a creare delle realtà di auto sostentamento. Grazie per credere in noi e per accompagnarci in questo processo di crescita.”
