Indice
- Il “mio” Guatemala – Agosto 2024 di Domiziana Roggiero
- Hasta Luego! – Agosto 2024 di Angela Petronella
- CAV Ottobre 2024
- Il Natale si avvicina…scegli un regalo solidale che scalda il cuore
Cari amici,
gli ultimi mesi sono stati ricchi di novità e di emozioni, che siamo felici di condividere con voi! Iniziamo a raccontarveli attraverso le parole di due volontarie che hanno vissuto un’esperienza in Guatemala con la nostra associazione! Buona lettura!
Il “mio” Guatemala – Agosto 2024 di Domiziana Roggiero
La mia esperienza in Guatemala è cominciata molto prima di salire a bordo dell’aereo verso questa calda destinazione. Due anni fa, ho scoperto Nutrizionisti Senza Frontiere, spinta dal desiderio di vivere nuovamente un’esperienza di volontariato. È stata una scoperta magica e non saprei chi ringraziare se non un algoritmo benevolo del social. Così, ho deciso di partecipare al CAV di giugno 2023, che, illuminato dalla luce degli occhi di Maria e Vincenzo, mentre raccontavano le loro esperienze, ha indirizzato il mio destino verso questa terra.
Ho scelto di partire per un mese durante l’estate per diverse ragioni. Non accetto che nel 2024 ci siano ancora persone che soffrano la fame, sentivo quindi un urgente bisogno di scottarmi con questa realtà e contribuire per colmare questa disuguaglianza. Inoltre, nutro il sogno di arrivare a ottant’anni portando con me mille storie e mille volti incontrati, “vibrando” al ricordo di ciò di cui sono stata testimone.
Il 27 luglio sono arrivata a Città del Guatemala, dove mi hanno accolto Maria, Riccardo, Angela e Michele. Da quel momento ha avuto inizio una vera e propria sfida, perché, come sempre, sulla carta tutto sembra semplice. Tra un po’ di spagnolo italianizzato e una spruzzata di jungle ogni quattro ore, ho iniziato a conoscere le varie realtà in cui Nusef è attivamente coinvolta. La prima settimana è stata un intenso confronto con la realtà locale, iniziata con una visita agli uffici di Coosajo, seguito da un tour del centro medico Paz y Bien a Quezaltepeque e, soprattutto, da una prima visita all’Aldea di Zarzalito. In seguito, ho avuto l’opportunità di partecipare attivamente alla preparazione della comida insieme ai bambini dell’aldea, durante una giornata nutrizionale. Abbiamo cucinato insieme riso con avocado, coriandolo, cipolla, pomodoro e tortillas di mais, il tutto accompagnato dall’Incaparina. Quel momento è stato straordinario: i bambini si ricordavano con entusiasmo gli insegnamenti delle giornate nutrizionali di Vincenzo, cantando le canzoncine riguardanti l’olla nutritional, la piramide alimentare guatemalteca.
Ho compreso che, anche se si è solo di passaggio, il nostro lavoro è il frutto di un grande sforzo di squadra, proprio come una macchina composta da tanti ingranaggi che, grazie alla collaborazione di tutti, può avanzare in modo efficiente. Sempre a Zarzalito, durante la giornata di misurazione, ho avuto modo di constatare cosa significhi tenere in braccio un bambino gravemente malnutrito. È stato impressionante sentirlo inerme tra le mie braccia. Tuttavia, la cosa che mi ha colpito di più è stata vedere come la comunità si sia attivata per aiutare il piccolo. Penso quindi a quante situazioni l’associazione abbia potuto prestare soccorso duranti questi anni.
Le settimane successive hanno seguito uno schema molto simile, intrecciando relazioni e strutturando il lavoro a Coosajo e Paz y Bien, oltre che lavorare direttamente sul campo a Zarzalito, il tutto intervallato da una indimenticabile gita in Honduras alla scoperta del Chile Chiltepe. I miei ricordi più belli sono legati a Zarzalito e alla magia della sua gente, che si lascia scoprire lentamente se decidi di vivere con loro la quotidianità. Ricordo i sorrisi sdentati di Don Estuardo mentre raccoglie il suo chile nel campo, la timidezza di Dalila nell’approcciarsi agli adulti e le mamme con i loro quattro bambini, riunite e pronte per la giornata di vaccinazioni e misurazioni. Il ricordo più indelebile tuttavia, è legato ad una bambina, la piccola Sheva, che comprende il significato e l’amore racchiusi nel gesto di una carezza. Infine, voglio ricordare la gioia dei produttori di Chile Chiltepe dopo il loro primo raccolto. Mentre imbustano e preparano il peperoncino per la vendita, osservano il frutto del loro duro lavoro che inizia a dare risultati tangibili. È stato un momento di celebrazione e soddisfazione, che testimonia la forza e la resilienza di queste persone. Come si può intuire dalle mie parole, in Guatemala si parte per aiutare come nutrizionisti, ma si finisce per fare di tutto e comprendere che la felicità risiede anche nel guardare un film come “Alla ricerca di Nemo” proiettato su un muro di una vecchia chiesa o nel colorare insieme ai bambini. Cosa mi sono portata a casa? Mi sono ripromessa di apprezzare le piccole cose, che spesso diamo per scontate, come la possibilità di bere l’acqua del rubinetto senza temere di contrarre malattie.
Ho deciso di affrontare la vita con maggiore positività, ispirata dall’allegria e dal modo di essere dei guatemaltechi. Ho imparato a rallentare e, soprattutto, a non girarmi dall’altra parte quando qualcuno ha bisogno di aiuto. Perché il mondo dovrebbe essere così.
Domiziana
Hasta Luego! – Agosto 2024 di Angela Petronella
A distanza di una settimana dal mio rientro in Italia, sto iniziando a metabolizzare. La mia quotidianità mi sembra diversa, arricchita, come se nelle mie giornate ci fosse una presenza costante: lo sguardo ed il sorriso dei bambini di Zarzalito. Alle 18.00 mi aspetto un saluto: “Adiós Angela, hasta mañana!” ed immagino i bambini al calar del sole incamminarsi sulla montagna, tra sentieri rocciosi e piantagioni immense di mais. Senza orologi, senza dispositivi elettrici ma forti della loro percezione del tempo, studiando attentamente il movimento del sole, già a soli 4 anni capiscono quando è ora di rincasare. I primi giorni sono stati difficili perché non riuscivo ad adattarmi ai loro tempi, mi sembrava tutto troppo lento rispetto alla vita frenetica che conducevo in Italia. Poi, grazie all’aiuto degli altri volontari più esperti, ho imparato a disinnescare. Il contributo delle loro parole, del loro vissuto e del loro stile di vita mi ha donato quella chiave che non riuscivo a trovare e si è aperto un mondo pieno di luce.
Credevo di essere partita per il Guatemala per aiutare, ma ho ricevuto dalla comunità più di quello che sono riuscita a donare. La gente è davvero ospitale, affettuosa e generosa, mai un pensiero negativo, mai diffidenza. Mi sono sempre sentita a casa. In alcune aldee, mangiano una volta al giorno, non hanno acqua potabile, molti camminano senza scarpe e non hanno una casa con un vero tetto, mi sono chiesta tante volte: perché sono felici?
Forse dovrei rivalutare il mio concetto di felicità. Può sembrare un paradosso, ma la loro serenità mi ha dato la forza di aiutarli, un desiderio che cresce in modo esponenziale in me e che sono sicura che trasmetterò anche agli altri. Come dice Maria, non possiamo risolvere la fame nel mondo, ma sicuramente possiamo donare un po’ di luce e sollievo. Essere Nutrizionista senza Frontiere in Guatemala significa non solo visitare e monitorare lo stato di malnutrizione infantile, ma anche essere buoni esploratori, saper adattarsi al trekking più strano per raggiungere le case sparse delle aldee, aprirsi al confronto con le varie associazioni, condividere i pasti, sostenere gli altri volontari, prendere parte alle lezioni pratiche di agricoltura e chimica con la gente della comunità. Giocare con i bambini, colorare con loro e nel frattempo fare educazione alimentare, raccogliere spazzatura con loro, sorprenderli con un videoproiettore allestito in una vecchia chiesa di legno. Essere volontari è tanto tanto altro ancora, non basterebbe un libro per descrivere quello che si organizza, quello che si realizza e le emozioni che si vivono.
Credo sia stata l’esperienza più forte della mia vita, per quello che ho visto, per quello che ho sentito nel cuore e per tutto quello che avrei voluto fare ma non ho potuto. Grazie a Domi, Maria e Riccardo per aver condiviso con me gioie e dolori di questa avventura e grazie a voi “mis niños del corazón” per avermi resa una persona migliore. Non vi dimenticherò mai.
Hasta luego!
Angela
CAV Ottobre 2024
Lo sai che ad Ottobre si è tenuto un nuovo corso residenziale di avvicinamento al volontariato e alla cooperazione internazionale? E’ stata una meravigliosa esperienza e una bella ricarica di energia, anche grazie alle vibrazioni positive di un gruppo di perfetti sconosciuti che in tre giorni si è trasformato in una squadra super affiatata!
Vuoi essere protagonista della prossima edizione?
…e se sei un professionista della nutrizione e desideri approfondire il tema della nutrizione pediatrica, andando ad affrontare anche i protocolli riabilitativi nella malnutrizione infantile nei PVS, iscriviti subito al corso di alimentazione e nutrizione pediatrica!
Il Natale si avvicina…scegli un regalo solidale che scalda il cuore
Il 2024 per noi è stato un anno speciale: è stato il nostro decimo anniversario! Ci siamo interrogati a lungo su quale potesse essere il tema più adatto per questa ricorrenza e la risposta che ci siamo dati è stata: il nostro esserci, la nostra presenza. Ci siamo stati, sempre e comunque, nei momenti di gioia, in quelli difficili, in quelli in cui pensavamo di non farcela…con dedizione, impegno, resilienza, noi c’eravamo. Durante tutto questo anno, ogni volta che ne abbiamo avuto l’occasione, abbiamo ribadito nei nostri post: “da dieci anni, contro la malnutrizione infantile, noi ci siamo!”.
Ma un’associazione non può vivere di impegno, dedizione, resilienza e buone intenzioni: per vivere e portare avanti i propri progetti ha bisogno di sostenitori!
Che siano donatori che supportino la causa economicamente o che siano volontari che donano il proprio tempo, per un’associazione di volontariato la vita sono proprio i sostenitori! Ecco perché abbiamo scelto di concludere questo anno importante con uno slogan che invita voi tutti ad essere parte di un cambiamento, insieme a noi. Vi chiederete perché quell’accento nel titolo di questa pagina… no no, non è un errore di battitura! Il freddo è arrivato, il Natale è alle porte e noi abbiamo deciso di trasformare il nostro appello, per essere insieme a noi parte del cambiamento, in uno slogan per lanciare la nostra campagna di Natale, che abbiamo scelto di riscaldare con del tè!
Ecco qui i regali solidali!
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